Sollevatori telescopici e innovazione dal 1911. Oggi anche full electric e-worker
Tutto è iniziato con Giuseppe Amilcare Merlo che, in un piccolo laboratorio di Cuneo, aveva attrezzato un’officina per la lavorazione del ferro. Una forgia, un’incudine e due trafori a colonna. Oggi il brand piemontese è oggi uno dei leader mondiali nella produzione di sollevatori telescopici, con una gamma in costante evoluzione che punta su sicurezza, prestazioni e facilità d’uso. Nel mondo dei cantieri e della movimentazione industriale e agricola, il cognome Merlo è sinonimo di versatilità, tecnologia e affidabilità 100% Made in Italy.
Dalle prime sperimentazioni al successo internazionale
Fin dai primi anni d’attività Giuseppe Merlo non si accontenta e diversifica la produzione distinguendosi soprattutto per perizia e precisione: attenzioni che gli valgono svariate commesse per pezzi di ricambio di auto straniere. Saranno però le future generazioni ad avvicinarsi alla produzione di macchine agricole e movimentazione terra. Gli anni ’80 del secolo scorso vedono in particolare la nascita del primo sollevatore telescopico compatto con cabina e motore laterali al mondo. Il braccio incernierato sulla parte posteriore del telaio del Panoramic XS, inoltre, offre visibilità totale intorno al mezzo: un’innovazione che cambia per sempre il modo di lavorare nei cantieri e nelle aziende agricole. Da lì in poi, Merlo non si ferma più. Ogni decennio vede nuovi investimenti in ricerca & sviluppo e altrettante nuove soluzioni tecnologiche, dai telescopici rotativi ai mezzi con trasmissione idrostatica, fino alle più recenti versioni ibride ed elettriche.
Caratteristiche che fanno la differenza
Se c’è una cosa che contraddistingue Merlo, è la capacità di anticipare i bisogni dei professionisti. I mezzi della casa cuneese sono progettati per massimizzare la produttività e ridurre i tempi di lavoro, mantenendo sempre un occhio di riguardo alla sicurezza e al comfort dell’operatore. Chiunque abbia modo di sperimentarne i prodotti ne avverte soprattutto il pregio in termini di compattezza e manovrabilità: sono perfetti per spazi ristretti e cantieri urbani, dove dimensioni contenute e ampie angolazioni di sterzo risultano vincenti. Memori ed eredi della rivoluzione di mezzo secolo fa, inoltre, ancor oggi i sollevatori telescopici Merlo dedicano grande attenzione a ergonomia e panoramica delle cabine, progettate per garantire massima visibilità a 360° e ridurre la fatica dell’operatore. Della sicurezza sua come di chi frequenti gli spazi del cantiere la storica azienda piemontese si è fatta da bandiera tempo. Valori tradotti in soluzioni all’avanguardia, come gli avanzati sistemi di sicurezza MCDC (Merlo Dynamic Load Control) che monitorano in tempo reale la stabilità del mezzo. Non ultimo degli innumerevoli pregi della casa è infine l’avanzatissima trasmissione idrostatica: una tecnologia in grado di assicurare movimenti fluidi e precisi, fondamentale nei lavori di carico e posizionamento delicato.
Le più recenti innovazioni
Un progetto quinquennale ambizioso ha da poco visto in Merlo importanti investimenti strutturali finalizzati al cambio dello stesso concetto produttivo, che si è concretizzato nello sviluppo di nuove gamme di prodotti sempre più in linea con le richieste del mercato. Tra le soluzioni che tanto hanno fatto parlare: il nuovo joystick capacitivo che integra i comandi delle funzioni operative della macchina con quelli di gestione della trasmissione. Grazie anche alla migliorata ergonomia ha dato inoltre prova di ridurre la fatica dell’operatore al contempo aumentando la produttività. Ad offrire un meritatissimo riconoscimento alla visione e ricerca ingegneristica made in Merlo ha più di recente contribuito, alla Fiera della Meccanizzazione agricola di Savigliano, la “menzione tecnica per il sistema di sicurezza Adaptive Load Menagement System”, ma soprattutto il “Samoter innovation Award per il sollevatore telescopico elettrico e-Worker”.