Teste fresanti doppio tamburo o taglio continuo: di cosa si tratta
Nel mondo del movimento terra e delle demolizioni controllate, la testa fresante è l’equivalente del bisturi per un chirurgo: taglia dove serve, senza fare danni inutili. Spesso montata su escavatori, questa attrezzatura consente di lavorare su superfici compatte, in spazi stretti e con controllo millimetrico, risultando così indispensabile in cantieri urbani, scavi in roccia, tunnel o fondazioni. Ma non tutte le teste fresanti sono uguali: è fondamentale capire la differenza tra una testa a doppio tamburo e una a taglio continuo così da scegliere quella più adatta.
La testa fresante a doppio tamburo
Le teste fresanti a doppio tamburo montano due cilindri rotanti laterali che, dotati di denti in acciaio o carburo, ruotano in senso opposto e scavano il materiale lateralmente, producendo un’azione di frantumazione efficace ma relativamente “dolce”. Per questo sono utilizzate soprattutto in demolizioni selettive, profilature, posa di condutture e consolidamenti. Espressamente progettate per montaggio su miniescavatori ed escavatori sino a 12 tonnellate, grazie a un innovativo sistema senza interruzione centrale o ingombri laterali, sono ideali per lavori di finitura su superfici piane e scavi di trincea. Silenziose e precise nell’area di lavoro, risultano inoltre poco invasive per l’ambiente circostante, mentre la loro versatilità le rende perfette per la frantumazione di radici e ceppi, scavi su roccia medio-dura, calcestruzzo o conglomerati. Con dischi laterali che offrono il perfetto controllo dello spessore asportato, infine, possono operare alla fresatura di asfalto, cemento e intonaci.
La testa a taglio continuo
Queste teste adottano un sistema di fresatura longitudinale simile a quello delle macchine da galleria: un tamburo centrale orientato orizzontalmente consente l’azione più aggressiva e profonda, in grado di incidere direttamente il fronte di lavoro. Ideali per lavori di canalizzazione, profilatura di pareti in roccia e cemento, scavo di gallerie, coltivazioni in cava, demolizioni, dragaggi, lavori di finitura, lavori in immersione o in condizioni di alta resistenza, sanno dare il meglio dove i sistemi di scavo tradizionali si dimostrano troppo deboli e i sistemi a percussione poco efficaci. Silenziose e a basse vibrazioni ma comunque in grado di operare tagli precisi, possono operare anche in aree sensibili come centri abitati, ospedali, scuole, ponti e infrastrutture.
Caratteristiche tecniche: non solo forza, ma anche fluidità
Una testa fresante è fatta di dettagli che fanno la differenza. Oltre al tipo di tamburo, vanno considerati dunque vari aspetti. In primis il peso dell’attrezzatura, che dev’essere compatibile con l’escavatore utilizzato, ma non vanno sottovalutati nemmeno la potenza idraulica richiesta (un impianto sottodimensionato ridurrebbe infatti drasticamente l’efficacia), il tipo di denti e la loro disposizione (alcune teste permettono la sostituzione rapida in funzione del materiale da scavare), e infine coppia e velocità di rotazione (una testa molto veloce non è sempre la migliore e, a volte, è preferibile optare per una coppia più elevata a giri ridotto per evitare il surriscaldamento del materiale). In RMC ogni fresatrice viene fornita con scheda tecnica completa e consulenza personalizzata: niente è lasciato al caso, soprattutto quando si lavora su roccia viva o in centri urbani dove precisione e silenziosità sono requisiti irrinunciabili.