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Intervista a Filippo RMC escavatori

Mezzi nuovi: ecco perché scegliere RMC. L’intervista a Filippo Gardella

La formula vincente: ascolto, consigli e attenzioni sia prima che dopo l’acquisto

Quello di Filippo Gardella è uno dei nomi che ricorda bene (e con stima) chi si rivolge a RMC per l’acquisto di un mezzo nuovo: con Gabriele Fermi si fa carico d’accompagnare i clienti nella scelta e rispondere ad ogni dubbio o bisogno. È del resto questo il valore aggiunto che apprezza chi sceglie l’azienda di via Martelli: professionalità, passione, e nessuna “gincana” tra call center e dipendenti vari. In RMC vincono rapporto umano, continuità, e la certezza d’una figura di riferimento che, chiuso un contratto, continui con entusiasmo ad essere presente. Ad attivarsi con sollecitudine per ogni eventuale richiesta o necessità. Perché davvero la soddisfazione del cliente è qualcosa che in RMC conta davvero.

 

Come è nato il suo rapporto con RMC?

“Praticamente ho sempre lavorato in questo settore. Ho iniziato col disegno tecnico, la meccanica, per poi impiegarmi in ambito servizio ricambi e assistenza. Ancora oggi, quando il cliente è interessato, mi vede con piacere fornire dati, informazioni, specifiche tecniche. Il resto l’ha fatto però il destino: conoscevo due dei fratelli Fermi fin dalle scuole elementari e, quando mi hanno proposto di entrare nella squadra RMC come venditore, anche se non l’avevo mai fatto, mi sono buttato con gioia in quest’avventura. Hanno scelto di credere in me, mi hanno dato fiducia. Io ho fatto il mio meglio per meritarmela. E da allora mi piace pensare di aver contribuito alla crescita dell’azienda che, negli ultimi anni, sta guadagnando sempre più consensi”.

 

In effetti anche l’estate che ci stiamo lasciando alle spalle ha segnato ottimi numeri in termini di vendite…. Cosa prevede per l’autunno? La stagionalità influenza in qualche modo il settore?

“Autunno e primavera segnano il passo di nuovi cantieri, interessando per lo più l’acquisto o il noleggio d‘attrezzature particolari (ne sono un esempio le trincia-erba, di necessità connaturate alla stagionalità). È però con l’avvicinarsi della fine dell’anno che, in base ai calcoli sul fatturato, in molti scelgono d’investire in nuovi macchinari. Si può dire che dopo l’estate sia il momento delle valutazioni preliminari e, di solito, a ridosso del Natale, avvenga la ‘corsa’ all’acquisto. Per fortuna anche le società di leasing ora l’hanno capito, organizzandosi per tempo per affiancare i clienti che, a ragione, vogliono investire in beni strumentali entro l’anno fiscale”.

 

E lei, come sempre, sarà pronto al bisogno a consigliare al meglio il cliente. Come lo aiuta a comprendere quale mezzo faccia al caso suo?

“Le principali tipologie di cliente si distinguono tra uffici acquisti di grandi realtà (di norma con le idee già ben chiare e per cui ci limitiamo a seguire le indicazioni di capitolato), l’imprenditore che acquista un mezzo poi utilizzato da suoi dipendenti, e chi lo guiderà in prima persona. A questi ultimi, qualora chiedano consiglio, la prima e fondamentale domanda che rivolgo è per quale lavoro impiegheranno il nuovo mezzo. Non vanno tuttavia trascurati, banalmente, anche la dimensione del camion per il loro trasporto o una stima degli ingombri dei potenziali cantieri. Insieme ragioniamo su pregresse esperienze con specifici brand, valutiamo eventuali novità sul mercato, modelli appena usciti ma, più di tutto, il mezzo che meglio rappresenti un investimento sicuro. Quello più affidabile ma che va anche per la maggiore e, dunque, sia più facile da rivendere, magari riacquistato proprio da RMC ad un valore che non risenta della svalutazione”.

 

Immagino che sia uno dei motivi per cui RMC è andata guadagnando sempre più fiducia da parte degli acquirenti. Quali sono gli altri?

“Credo faccia la differenza la dimensione della nostra realtà: non così grande da risultare impersonale o ‘distante’, ma in grado al contempo di assicurare una presa in carico a 360°. Possiamo garantire service rapidi, assistenza efficiente, minimi tempi d’attesa per interventi o ricambi. Più di tutto, comunque, penso che il cliente avverta che amiamo ciò che facciamo e di conseguenza lo facciamo al meglio delle nostre capacità. Davvero ci teniamo alla sua soddisfazione. C’è chi ha dieci macchinari e, se uno è fermo, sa di poter compensare con gli altri, ma sappiamo bene cosa significhi, per chi ne possieda solo uno, dover bloccare un cantiere. In questo caso ci attiviamo e facciamo del nostro meglio per risolvere la cosa il prima possibile. Crediamo nei rapporti umani e proprio per questo ci teniamo che chi si rivolga a noi sappia di trovare in RMC chi davvero si faccia carico di aiutarlo nella sua quotidiana attività”.

 

Di certo contribuisce anche il vostro ampio parco mezzi….

“Non posso negare rappresenti un significativo plus: chi prima dell’acquisto vuole provare un mezzo, anche di ultimissima generazione, lo trova probabilmente tra quelli a noleggio. Ci teniamo ad offrire massima trasparenza e, anzi, spesso siamo noi ad insistere per una prova sul campo. Significa credere nella qualità che offriamo ma, al contempo, nel profondo rispetto e valore del nostro ruolo di consulenti all’acquisto”.

 

A proposito di consulenza: come cambia che sia un giovane o un imprenditore di lungo corso a rivolgersi a lei?

“Devo dire che i giovani sono molto preparati, s’informano, studiano: quando si presentano hanno le idee chiare ed eventuali domande sono molto specifiche. È di certo stimolante poter affrontare con loro gli aspetti più tecnici. Ho notato però anche come risultino risoluti circa il valore del proprio tempo. Con chi è più ‘attempato’, si riscopre invece il piacere della chiacchierata, o magari della cena, dell’incontro oltre orario di lavoro. Sono due modi diversi di procedere, ma entrambi appaganti”.

 

Quanto conta il passaparola?

“Conta. Ma più che altro fa piacere. Arricchisce e dà valore a quello che facciamo e a ciò in cui crediamo ogni giorno. Di recente si è presentato un nuovo cliente cui eravamo stati caldamente consigliati. Sono poi riuscito a capire che le belle parole su RMC venivano da un professionista che aveva da poco preso un pezzo di ricambio da noi. Un elemento meccanico molto semplice e comune. A quanto pare era stato conquistato dalla disponibilità di chi l’aveva servito, dall’ambiente e dalle policy RMC. È davvero bello quando capiamo che essere semplicemente come vogliamo e ci piace essere viene letto come un valore da consigliare. E ovviamente ci spinge a fare ancora meglio”.