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RMC reparto meccanico piacenza riparazioni escavatore

Il reparto meccanico di RMC: sempre pronti, con passione e competenza

Alessandro Merlini: “Ecco perché amiamo il nostro lavoro e i clienti ci scelgono”

Perito meccanico, dal 2019 Alessandro Merlini porta ogni giorno in RMC tutta la passione per gli escavatori e la soddisfazione di fare la differenza per chi si rivolge al suo reparto. Che si tratti di manutenzioni programmate o interventi in esterno, “capire” le macchine e imparare sempre cose nuove sono il combustibile dell’entusiasmo suo e dei colleghi. Perché risolvere un problema a un mezzo significa spesso anche risolvere la giornata (e i pensieri notturni) al suo proprietario.

 

Ha sempre desiderato operare come meccanico di mezzi movimento terra?

“Non me l’ero posto come obiettivo, ma un po’ forse era destino: mio padre molti anni fa gestiva proprio un’attività di questo tipo, senza considerare che fin da piccolo ho avuto a che fare con i mezzi agricoli di mio nonno. Insomma, si può dire che un po’ ce l’avevo nel DNA e il resto l’hanno fatto l’occasione, la curiosità, ma anche il piacere di un ambiente lavorativo che sa farti sentire apprezzato e sempre a tuo agio”.

 

Quindi si può dire che il vostro reparto è “un motore che gira alla perfezione”?

“Siamo tre tecnici fissi più un motorista, ognuno con competenze specifiche (da quelle prettamente meccaniche all’idraulica, fino all’aspetto elettrico) e questo significa valorizzare il singolo condividendo al contempo conoscenza, avere costantemente l’opportunità di crescere come professionisti. Per restare in metafora: siamo una squadra ben assemblata d’ingranaggi che lavorano in perfetto accordo”.

 

E se l’elemento umano conta, a fare la differenza è anche la visione aziendale…

“E in RMC, è giusto dirlo, l’attenzione alla persona va di pari passo con quella per strumenti e tecnologia. Qualche anno fa l’intero reparto è stato ammodernato, garantendo temperature ottimali in ogni stagione ma anche qualità e performance di tutto ciò che potrebbe servire. A questo si aggiunge l’aggiornamento continuo, che ci permette di essere sempre ‘sul pezzo’ e operare soluzioni rapide ed efficaci ad ogni problema che i clienti presentino”.

 

Anche se questo significa farlo anche in esterno, sotto le intemperie?

“Le uscite rappresentano di certo una parte importante della nostra attività. Possono esser programmate o avvenire a seguito di un’urgenza inaspettata. E sì, può voler dire talora lavorare sotto il sole cocente o durante un acquazzone, ma è lo scotto da pagare per fare davvero la differenza. Sappiamo bene cosa significhi per un cliente un macchinario inutilizzabile in termini di sacrifici economici: intervenire prontamente e magari risolvere la situazione ripaga così di ogni sforzo. Per fortuna possiamo contare su un magazzino interno fornitissimo, mezzi d’intervento allestiti con tutto ciò che può servire e l’adeguata preparazione per operare sul campo. Certo, in esterno non hai il vantaggio d’un carroponte o dei normali ausili da officina, ma magari (talora anche ‘improvvisando’ sulla base dell’esperienza) riesci a trovare la soluzione che salva la giornata di cantiere: ogni volta è come una piccola avventura”.

 

Sembra quasi che ogni volta che metta mano a un escavatore sia un’emozione sempre nuova…

“In un certo senso è così. Può capitare che si passino sullo stesso mezzo poche ore come un’intera settimana, che il problema sia lampante o vada indagato a lungo, come che un pezzo logoro più che la causa si riveli essere l’effetto d’altri difetti a monte. Chi si rivolge a RMC sa che tra i vantaggi del servizio c’è quello di parlare sempre col professionista senza intermediazioni e questo aiuta moltissimo anche noi: sapere ad esempio se l’escavatore non si è acceso al primo tentativo della giornata o ha smesso di funzionare a metà offre già un indizio importante per restituirlo all’operatività il prima possibile. Capita non di rado, poi, che dobbiamo metterci a indagare i manuali di quella specifica marca e modello, studiarne il sistema di alimentazione o lo schema elettrico. Per fortuna in RMC disponiamo di tutto e, anche grazie agli aggiornamenti ricorsivi, conosciamo bene eventuali novità o modifiche apportate ai modelli di recente uscita”.

 

Le è capitato, al contrario, d’intervenire su qualche modello, per così dire, “storico”?

“La maggior parte dei clienti predilige il nuovo per via dell’uso intensivo, ma anche la minore incidenza in termini di consumi ed emissioni, per non parlare della manovrabilità e dei comfort di cabina. Capita tuttavia di tanto in tanto che qualche agricoltore ci porti un mezzo datato. La macchina più vecchia su cui ho lavorato è stata una pala cingolata 941 Caterpillar dei primi anni 70”.

 

Di certo la tecnologia di strada ne ha fatta parecchi da allora. Ma quanta ne sta facendo l’elettrico?

“Siamo al primo confronto con le sue reali potenzialità sul campo: è un settore a mio avviso ancora tutto da scoprire e da capire. In RMC so tuttavia che non vogliamo farci trovare impreparati: stiamo sperimentando le prime generazioni di miniescavatori (ottimi ad esempio per chi debba operare in ambienti come scantinati o sotterranei, dove le esalazioni dei gas di scarico potrebbero creare problemi). Forse dovremo aspettare ancora qualche anno prima di vedere macchine ad elevato tonnellaggio gestire un’intera giornata di lavoro, ma mantenere alta l’attenzione su ogni novità del settore è nostro dovere se vogliamo, al bisogno, essere pronti a fornire assistenza adeguata. Finora ho avuto modo d’operare a livello meccanico su pochi mezzi elettrici (del resto la maggior parte di quelli in uso non ha più di un anno o due di vita) e in quelle occasioni l’intervento ha riguardato per lo più normali danni da usura all’apparato idraulico, quindi non posso esprimere un giudizio su eventuali vantaggi o criticità. Quel che è certo è che nel mio mestiere non ci si annoia mai e si impara sempre qualcosa di nuovo: aspetto con curiosità di vedere come evolverà la tecnologia”.

 

Anche se in larga parte ci ha già risposto: perché qualcuno dovrebbe rivolgersi ad RMC per un problema meccanico?

“Perché può darci fiducia sia per quanto attenga l’aspetto tecnico che senso di responsabilità. Davvero teniamo a quello che facciamo e a farlo bene. L’esperienza maturata ci ha insegnato l’importanza della soddisfazione de del rapporto con il cliente, sia esso una grande società di costruzioni o un privato con un unico mezzo. Chi si rivolge a noi sa che affrontiamo ogni problema con serietà e a 360°: alcune officine esternalizzano l’aspetto idraulico, devono magari chiamare un elettrauto e risentono di tempi lunghi anche per l’’ordine di un pezzo. Tutto questo in RMC non avviene, traducendosi in interventi d’équipe sempre efficaci e rapidi quanto può permetterlo l’elevato standard di qualità a cui teniamo. E poi c’è la passione: quella è un valore aggiunto”.